domenica 29 maggio 2011

una scuola x noi!

Molti dei bambini ragazzi considerati iper/ipo attivi, dislessici ecc., molto spesso sottoposti a test di intelligenza, risultano essere al di sopra del 100. Arrivano a comprendere più velocemente e le capacità di processo del pensiero e una memoria eccezionale fanno si che essi perdano interesse durante le lezioni.
Il limite di attenzione si è ulteriormente abbassato in questi anni, per tutti, lo sanno bene i pubblicitari, mentre è aumentata la capacità di fare più cose contemporaneamente, per esempio ascoltare l’insegnante disegnando o eseguendo movimenti, è vero che questi bambini sono diversi, ma perché nascono da noi che siamo già diversi dai nostri genitori, è un evoluzione continua.
Emilia Costa, professore emerito di Psichiatria dell'Università' La Sapienza di Roma afferma che: le maggiori capacità del bambino non vengono riconosciute, apprezzate ed accettate dalla famiglia e dalla scuola, e si attiva un conflitto tra il bambino ed il suo ambiente, con comportamenti disobbedienti od oppositivi di disattenzione e sintomi di ansia ed irritabilità.Quando questi bambini vengono erroneamente classificati come iperattivi, spesso la strada e' segnata: stigma, visite psichiatriche, psicofarmaci".
Il professor Rosa Angela Fabio, cattedra di Psicologia Generale all'Università' di Messina ed esperta di plusdotazione, dichiara: "La società d'oggi ha ritmi forsennati, la giornata e' piena, troppo piena, c'e' troppo di tutto, e questo non aiuta ad una formazione equilibrata del carattere dei più piccoli. I bambini plusdotati poi arrivano più velocemente dei loro coetanei alla fine di un processo mentale, poi 'spengono' l'attenzione, si distraggono, si annoiano, diventano enigmatici ed impossibili da capire agli occhi di noi adulti, e la possibilità che un comportamento del genere venga medicalizzato e' concreta".
"Per questo, il Dipartimento di Psicologia dell'Università' di Pavia – ha attivato un laboratorio sulla plusdotazione che e' all'avanguardia in Italia ed in linea con quanto esiste già in Europa. E' sempre più necessario 'saper distinguere', e garantire un approccio scientifico tale da dare risposte ai molti interrogativi che le famiglie dei bambini 'gifted' si pongono quotidianamente, e che troppo spesso restano senza risposta".

Da tempo orami, parte della formazione scolastica si preoccupa di organizzare la mente inferiore e un bambino è giudicato, in base alla sua educazione, alla capacità di reagire ad un cumulo di informazioni.
Educare è assai più che esercitare la memoria e informare il bambino o lo studente sul passato e le sue conquiste, nozioni che hanno il proprio ruolo, il passato deve essere studiato e compreso, poiché da esso deve crescere, fiorire e dar frutto ciò che è nuovo. Ma educare implica qualcosa di più. (educazione viene da exducere- trarre fuori, allevare le capacità e i talenti)
Per prima cosa — come molti hanno compreso — deve fare dell’uomo un cittadino intelligente (consapevole), un genitore saggio, una personalità controllata; deve metterlo in grado di compiere la sua parte nel lavoro del mondo e farne un essere che sappia vivere in pace, in armonia con il suo prossimo e disposto ad aiutarlo. In secondo luogo deve metterlo in grado di colmare le lacune esistenti tra i vari aspetti della sua natura.
Nella società attuale finalmente si è compreso, che il gioco non solo esplica una funzione di socializzazione ,ma possiede anche un elevato valore educativo. Esso facilita nel bambino lo sviluppo adeguato del linguaggio,consente il riequilibrio del suo mondo affettivo e relazionale,agevola il superamento delle sue ansie, delle sue paure e favorisce, permettendo di scaricare l'aggressività accumulata, il processo di apprendimento attivo.
Oggi si è compreso che l'attività ludica serve al bambino per lo sviluppo delle sue capacità, ma nonostante si siano acquisite queste consapevolezze, si può osservare che, in realtà, questo aspetto risulta ancora trascurato dalle istituzioni e il bambino limitato nella sua spontaneità è costretto ad accumulare l'aggressività, che, non riuscendo a controllare, scaricherà facilmente contro qualcosa o qualcuno.

E' chiaro che la scuola deva insegnare a leggere, scrivere e tener di conto, sono priorità irrinunciabili; ma che dire di una scuola che finalmente insegni seriamente, prima di tutto attraverso l'esempio, l'educazione civica come primo punto? Una scuola che provi, fin dalla più giovane età, ad sviluppare nella mente degli allievi i principi della democrazia, spiegando che essa non è solo diritti, ma soprattutto (anche) doveri. Una scuola che insegni agli alunni il rispetto per sé stessi, per gli altri e per la natura? Una scuola che insegni al futuro uomo che esistono catastrofi naturali anche perché l'ambiente è stato offeso dall'esser umano. Una scuola locale (inventiamoci un nuovo federalismo, quello scolastico), di una scuola che prima di insegnare quale è la capitale dell'Ecuador ai bambini, parla di arti e mestieri locali, una scuola che accompagni gli allievi fuori dai propri cancelli a visitare laboratori, ospedali, ospizi e tutto quanto può insegnare qualcosa di tangibile sulla vita agli allievi stessi?

Che dire di una scuola che insegni agli alunni cos'è lo spreco, che insegni loro a gestire con abilità e rigore civico ad esempio gli scarti, gli avanzi e l'immondizia e a chiedersi come e perché vengono prodotti
Che dire di una scuola organizzata in classi non statiche (non sempre gli stessi alunni, ma scambio continuo di essi con altre sezioni) e composte da allievi ad età miste, in modo che i più piccoli abbiano ad imparare dai grandi della vita e i grandi abbiano da responsabilizzarsi attraverso l'assistenza ai piccoli?
Che dire di una scuola dove alcuni lavori di piccola manutenzione e quelli di pulizia vengano svolti dagli allievi (quelli in età più alta), in modo che conoscano le fatiche (l'impegno) e le responsabilità?
Una scuola che tenga conto delle diversità costituzionali dei ragazzi. Ovvero, ormai sappiamo che esistono delle ―tipologie‖ costituzionali e caratteriali dell’essere umano, che ci differenzia e accomuna
secondo alcune caratteristiche. Se prendiamo una tipologia biliosa, una nervosa, una linfatica, una sanguigna, avremo caratteristiche diverse e modi differenti di approcciarsi alla vita e quindi anche alla scuola. Potrebbe quindi essere utile differenziare le modalità di studio sulla base di un’analisi costituzionale.

Da tempo orami, parte della formazione scolastica si preoccupa di organizzare la mente inferiore e un bambino è giudicato, in base alla sua educazione, alla capacità di reagire ad un cumulo di informazioni.
Educare è assai più che esercitare la memoria e informare il bambino
o lo studente sul passato e le sue conquiste, nozioni che hanno il proprio ruolo, il passato deve essere studiato e compreso, poiché da esso deve crescere, fiorire e dar frutto ciò che è nuovo. Ma educare implica qualcosa di più. (educazione viene da exducere- trarre fuori, allevare le capacità e i talenti)
Per prima cosa — come molti hanno compreso — deve fare dell’uomo un cittadino intelligente (consapevole), un genitore saggio, una personalità controllata; deve metterlo in grado di compiere la sua parte nel lavoro del mondo e farne un essere che sappia vivere in pace, in armonia con il suo prossimo e disposto ad aiutarlo. In secondo luogo deve metterlo in grado di colmare le lacune esistenti tra i vari aspetti della sua natura.
Nella società attuale finalmente si è compreso, per merito di Frobel, che il gioco non solo esplica una funzione di socializzazione ,ma possiede anche un elevato valore educativo. Esso facilita nel bambino lo sviluppo adeguato del linguaggio,consente il riequilibrio del suo mondo affettivo e relazionale,agevola il superamento delle sue ansie, delle sue paure e favorisce, permettendo di scaricare l'aggressività accumulata, il processo di apprendimento attivo. Oggi si è compreso che l'attività ludica serve al bambino per lo sviluppo delle sue capacità, ma nonostante si siano acquisite queste consapevolezze, si può osservare che, in realtà, questo aspetto risulta ancora trascurato dalle istituzioni e il bambino limitato nella sua spontaneità è costretto ad accumulare l'aggressività, che, non riuscendo a controllare, scaricherà facilmente contro qualcosa o qualcuno.


Proposta per la creazione di scuole nuove:
Abbiamo scelto di attingere dai principali presupposti delle scuole Montessori, del metodo Steirn/Wardlof, delle scuole occidentali sperimentali per plus dotati, e dalle scuole spirituali di tutto il mondo: i valori umani (generosità, coraggio, perdono, gratitudine, compassione, ottimismo, ...disciplina ecc)
Le materie Olistiche che stiamo prendendo in esame, da applicare in base allo sviluppo cognitivo, sono:
· Studio delle materie scolastiche
· La storia da un punto di vista evolutiva
· Ecologia
· Etica dell'economia – denaro – abbondanza
· Recitazione
· Danza
· Canto
· Musica
· Pittura
· Scultura
· PatchWork
· Modellismo
· Sport, nuoto, equitazione, parkour ecc.
· Scienza e spiritualità
· Fisica quantistica
· Astronomia
· Educazione alimentare
· Forme pensiero Legge dell’attrazione
· Comprensione dell'ego positivo e creazione del sé
· Consapevolezza del lato oscuro delle pulsioni negative da trasformare
· Risoluzione dei conflitti in modo pacifico
· Se stessi soli e con gli altri, imparare a parlare e agire in pubblico
· I fondamenti di una relazione d'amore e di amicizia onesta e felice
· Progettazione ingegneristica
· Sviluppo della responsabilità e dell'onestà
· Rispetto per genitori, anziani e maestri
· Sviluppo della consapevolezza creativa
· Condizionamenti e Idealismi
· Educazione teologica universale
· Educazione a una sessualità felice 

domenica 22 maggio 2011

Evoluzione del DNA!!

La nostra cultura è basata sul concetto di evoluzione che però si riferisce solo al passato: l'idea dell'arrivo, sul pianeta, di una nuova coscienza umana, non è facilmente assimilabile.
I cambiamenti del DNA sono rari, ma avvengono. Uno dei casi più documentati è associato al sangue umano. L'umanità al suo inizio aveva un solo tipo di sangue, fino ad un tempo relativamente recente. Non importa qual era l'apparenza esterna della pelle, nera, gialla, rossa, bianca o marrone, il sangue era uguale. Ognuno aveva il tipo O come gruppo sanguigno che scorreva nelle vene e ognuno uccideva degli animali per nutrirsene. Ciò era un fatto universale fino a solo 15.000 anni fa, il periodo in cui la grande cometa colpiva la Terra davanti alle coste atlantidee. Cosa accadeva? La maggior parte dei popoli del mondo, eccetto gli Atlantidei, smise di migrare per cacciare e alimentarsi di animali, e diventarono agricoltori. La dieta cambiò, cominciarono a nutrirsi con verdure e grano, una combinazione mai entrata nel corpo umano.
Il corpo rispondeva a questi cambiamenti alimentari mutando il sua DNA e creando un nuovo tipo di sangue, sconosciuto prima, il tipo A. Poi, oltre questo nuovo sangue, c'erano altri cambiamenti nel DNA che influenzavano gli acidi dello stomaco, gli enzimi e altre funzioni fisiche atte ad assimilare questi nuovi cibi. Alcuni scienziati ipotizzano che anche i cambiamenti climatici possono aver avuto un effetto su questa mutazione.
Con il passare del tempo, ci furono altri due cambiamenti del sangue umano, ogni volta in risposta ad una variazione della dieta e a possibili cambiamenti climatici, e nacquero i tipi B e AB. Al momento ci sono quattro gruppi sanguigni, ma continuerà così? Verso la fine del XX secolo, ovunque sulla Terra cominciarono, per ogni abitante, ad essere disponibili alimenti provenienti da tutto il mondo, così l'umanità per la prima volta iniziò a mangiare tutti i cibi del mondo.
Potete andare in un qualsiasi grande supermercato nel mondo civilizzato, e comprare quasi tutto quello che volete da ogni parte della Terra, papaia dal Messico, avocado dalla California, olive dalla Grecia, vodka dalla Russia, e così via. Potete andare in una qualsiasi città americana e mangiare cibo cinese o messicano, italiano, giapponese, americano, tedesco e così via. Per reggere questa miscela imprevista di cibi nascerà un nuovo tipo di sangue?
Come vedete, i cambiamenti del DNA si verificano apparentemente con innocui cambiamenti della dieta e del clima. I cambiamenti che stanno verificandosi attualmente sulla Terra sono così sorprendenti, per gli standard comuni, sono talmente eccezionali che ci si aspetterebbe una risposta genetica umana, e senza dubbio, l'umanità ha già risposto. È avvenuto un nuovo cambiamento nella genetica umana che ha una enorme portata per il futuro dell'umanità. La maggior parte delle persone che ha fatto questi cambiamenti del DNA sono i bambini: ci sono tre categorie distinte; ognuna con dei poteri molto diversi, e straordinariamente nuovi. Ce ne potrebbero essere più di tre, ma per il momento questo è tutto quello che vediamo.
Credo che questi bambini ci stiano guidando verso un nuovo futuro, molto diverso da quello che è stato sperimentato negli ultimi due milioni di anni. Inoltre, come ho già detto prima, questi bambini potrebbero aver alterato il cambiamento quadridimensionale per completare il karma della terza dimensione, in modo tale da permettere a tutti gli umani di fare la transizione nella quarta dimensione. E nonostante ciò, con o senza questo cambiamento dimensionale, il nuovo cambiamento genetico umano ci modificherà per sempre.
Il primo bambino, con questo tipo di nuove mutazioni, fu notato in Cina nel 1974, era un ragazzino che "vedeva" con le sue orecchie. Sì, poteva vedere con le sue orecchie, nello stesso modo in cui voi potete vedere con gli occhi, anzi perfino meglio.
I bambini Indaco, come ora vengono chiamati dalla scienza, apparvero per la prima volta nell'anno 1984. Quello fu l'anno in cui a un tratto apparve un bambino con caratteri umani molto differenti, e da quel momento questo nuovo tipo di essere umano si è diffuso rapidamente. Nel 1999 la scienza ha ipotizzato che, approssimativamente 1' 80 o il 90 per cento di tutti i bambini nati negli Stati Uniti, siano bambini Indaco. Questi bambini non sono nati solo negli USA, ma anche in tante altre parti del mondo, e sembra che siano connessi con il largo uso del computer.
Lee Carroll e Jan Tober hanno scritto il libro "I bambini indaco, una nuova evoluzione della razza umana", pubblicato da Macro Edizioni. È un libro composto da un insieme di studi scientifici, lettere e note scritte da medici, psicologi e scienziati che hanno studiato questi nuovi bambini da quando sono stati scoperti per la prima volta, ed è il primo libro al mondo che parla di questi nuovi bambini.
Nessuno ha riconosciuto il fenomeno ufficialmente, finché non è uscito questo libro. Così ringrazio Lee e Jan per questa tempestiva pubblicazione. Se desiderate saperne di più potete leggete il loro libro.
In che modo questi nuovi bambini sono differenti? La scienza non ha ancora trovato esattamente in che cosa consiste il cambiamento specifico del DNA avvenuto in questa nuova razza, ma è evidente che è avvenuto. Prima di tutto, questi bambini hanno un fegato diverso dal nostro, il che significa che c'è stato un cambiamento nel DNA. Questo cambiamento del fegato è una risposta naturale al nuovo cibo che mangiamo, ed aumenta la predisposizione a mangiare anche del junk food (n.d.t.: delle schifezze)!
Suona strano? Perché? Perché se non ci adattiamo a questi cibi ci ammaleremo sempre di più e potremo persino morire se continuiamo a mangiarne per lungo tempo. Cosa succede agli scarafaggi se date loro del veleno? Dapprima si ammalano e muoiono, ma dopo mutano, cambiando il loro DNA, e alla fine si abituano ai nostri veleni, e noi siamo costretti a crearne di più potenti.
Pensate forse che gli umani siano diversi? Noi continuiamo a nutrire i nostri bambini con cibi spazzatura, e loro si sono adattati per sopravvivere. Ma questo cambiamento del fegato è niente se lo paragonate ad altre modifiche nella natura umana e nella genetica.
Prima di tutto, questi bambini Indaco sono intelligentissimi. Hanno un QI la cui media si aggira sui 130, e intendo una media, perché molti di loro arrivano a un livello molto elevato di intelligenza, attorno a 160 e più. Un QI di 130 non è un genio, ma di solito lo raggiungeva una persona su 10.000, e attualmente sta diventando normale. L'intelligenza della razza umana è appena passata ad un nuovo livello.
I medici e gli psicologi che hanno studiato questi bambini hanno scoperto che il computer sembra essere un'estensione del loro cervello. Sono in grado di funzionare all'interno dei parametri del software del computer come nessun altro prima di loro. Possiamo solo supporre dove ci porterà tutto questo.
Quello che mi lascia perplessa, in questa storia, è il fatto che gli insegnanti ed il sistema educativo hanno giudicato questi bambini come "una nuova razza umana anormale", ed all'inizio non hanno affatto realizzato che essi fossero così intelligenti. Infatti pensavano che avessero dei problemi mentali e fu loro diagnosticato un ADD (Attention Deficit Disorder, ovvero "disordini per mancanza di attenzione"), perché sembrava che questi bambini avessero problemi con la concentrazione su un soggetto determinato.
Il problema ora diventa chiaro: non sono i bambini, è il sistema educativo, cioè il sistema scolastico stesso, che non è preparato a educare questi bambini super dotati, ed essi si annoiano per la mancanza di velocità, per il metodo utilizzato ed il contenuto dell'informazione proposta.
Noi dobbiamo adattarci presto a questa nuova sorprendente razza di bambini. Date a un bambino Indaco, che è stato definito come ADD o ADHD, qualcosa da studiare nel quale lui o lei è interessato, e vedrete la super intelligenza esprimersi davanti ai vostri occhi. Abbiamo così tanto da imparare per permettere al grande potenziale di questi bambini di venire alla luce.
Alle persone che studiano questi bambini è chiaro che hanno anche delle abilità psichiche molto elevate, infatti riescono letteralmente a leggere nella mente dei genitori, cioè percepiscono i loro pensieri. Queste e altre differenze, descritte nel libro "I bambini Indaco", hanno portato i ricercatori a rendersi conto che per educare questi bambini è necessario un metodo diverso. Se avete un bambino o state per crescere un bambino nato dopo il 1984, dovete leggere questo libro. .
Inoltre, tanti medium sentono che in verità ci sono due diverse sorgenti cosmiche per questi bambini. Uno è il raggio indaco e l'altro è il raggio blu scuro, simile, ma diverso. Da qualunque posto provengano, rappresentano una sicura diversificazione dalla normale traccia evolutiva umana. E i bambini Indaco non sono gli unici che hanno cambiato il loro DNA.

martedì 17 maggio 2011

mondo EMO: e guardate se non sono tutti indaco(o cristallo) con video!

Punk, Metallari, Dark, Gabber e ora gli Emo. Non sto parlando in coreano o di popoli extra-terresti ma di tendenze musicali giovanili che spesso sfociano in un vero proprio modo di vivere. L’EMO, inizialmente, era un genere di musica punk – rock e descriveva lo stile sonoro di Washington DC nella metà degli anni ’80.
Il termine deriva da “emotional” (emozionale) perché le band che ne facevano parte volevano emozionare l’ascoltatore con le proprie sonorità.
Tutto ha inizio nel 1984, anno in cui esce “Zen Arcade” degli Husker Du, gruppo di Minneapolis che, con questo album, segnano un nuovo suono caratterizzato da vocals intensi e furiosi ma con tempi rock rallentati e testi più lirici ed introspettivi. Questo approccio musicale fu, poi, seguito da altre band punk come i Rites of The Spring che vengono considerati il primo gruppo emo in assoluto.
In realtà, furono i Moss Icon ad incentrarsi veramente sulle emozioni più che sull’energia punk, diventando il vero punto di partenza per il movimento emo. Oggi, il termine, diventato di moda, è stato un po’ abusato e lo utilizzano in un panorama piuttosto vasto, per gruppi diversi per stile e sonorità. Anche lo stile legato alle prime band emo è un po’ cambiato.
Negli anni ’80 si caratterizzava soprattutto per la vicinanza con lo skate mentre ai giorni nostri assume particolarità diverse e si estende oltre, andando a toccare anche chi non sa neanche dell’esistenza di questa musica. Basta guardarsi attorno. Per strada li riconosci dalla frangia assimetrica della loro acconciatura e da un abbigliamento un po’ eccentrico, molto aderente. Esagerato. Se poi ti avvicini, noti che anche gli uomini hanno gli occhi truccati. Hanno di solito dai tredici ai sedici anni (ma ce ne sono di piu grandi), ascoltano generi di musica alternativa e, quasi sempre si ritrovano tra di loro. Vivono un mondo che non trovano nella quotidianità e che è tutto loro. (ditemi se non sono tutti bambini indaco o cristallo!!) . Il nascondere il viso con i capelli è un elemento importante per gli emo, ragazzi che si definiscono amanti della notte, della solitudine e con una grande sensibilità. Vestono All Star, felpe con stelle, cuori spezzati o teschi, smalto nero e hanno gli occhi pesantemente truccati. In realta’, ascoltando chi ci e’ dentro, il look e’ solo un modo di esprimere se stessi, (o anche a parer mio, di attirare l’attenzione, ma non nel modo negativo. Certo in un mondo come questo e’ probabile che i genitori di questi ragazzi non abbiano abbastanza tempo x occuparsi di loro.. =>GRIDA D’AIUTO).
In Italia si è iniziato a parlare di questa nuova subcultura utlimamente, quando anche i programmi televisivi hanno iniziato a occuparsene.
L’inchiesta che ha fatto più scalpore è stata quella delle «Iene» che sono riuscite a entrare anche a una delle loro feste, nelle quali, secondo l’inviato del programma, accadrebbe di tutto: sesso libero, anche di gruppo e musica a tutto volume. Eccovi il link del video
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/182129/toffa-il-mondo-degli-emo.html
Così anche noi de «Il Giullare», abbiamo voluto sapere di più su questi nuovi giovani, di queste mode che si stanno espandendo un po’ ovunque. A Montecatini abbiamo incontrato una ragazza un po’ più grande, ma che da sempre segue la cultura Emo. Si chiama Martina Bini, ma lei preferisce il cognome Smith: «Semplicemente perché richiama gli Usa, il mio paese ideale, il mio sogno».(sogno di vivere altrove). Non è un caso che dica cosi, perché gli Emo sono nati proprio là, precisamente nell’area di Washington DC negli anni ‘80, dalla scena musicale hardcore punk/post-hardcore e straight edge. «Ho saputo tutto del mondo Emo da internet – racconta Martina – già quando avevo quindici, sedici anni, iniziavo a vestirmi in modo diverso dagli altri, ad attaccare le extension ai capelli, a voler essere alternativa insomma. Poi, dopo varie evoluzioni ho scelto questo stile, che si chiama «Scene queen», ovvero regina della scena, una ragazza che ama stare al centro dell’attenzione, mostrarsi, far vedere il suo stile, il look. Sul network netlog le mie foto sono molto visitate».
In un abbigliamento tutto suo, ma curato nei minimi particolari e molto colorato. «La diversità tra me e un emo è che io ho un’immagine più allegra, più colorata. Mentre di solito loro tendono ad essere tristi». Quando la ragazza parla, dal telefono escono le note della sua musica preferita, roba forte, alternativa: «L’artista si chiama Jeffree Star è un trans scene queen, fa musica elettronica molto bella».
E le feste a tutto sesso? Le domandiamo se ne ha mai frequentate: «Si, andavo spesso a Firenze al «Durex» (il nome della serata), però credo che il servizio delle Iene sia un po’ esagerato. Non ho mai visto scene di sesso in quei locali, al massimo vedi ragazzi maschi che si baciano tra loro, perché è molto diffusa la bisessualità in certi contesti. Anzi, posso dire una cosa: alle feste Emo non gira droga, sono ragazzini molto piccoli. Quello è perlopiù un problema delle discoteche, dove c’è musica house, frequentate da altri tipi di ragazzi che noi chiamiamo «truzzi» o tra i fighetti. La pasticca di ecstasy o la cocaina, infatti, si nascondono di più dietro una bella camicia o sotto un paio di occhiali da sole, che tra quei ragazzi che apparentemente sembrano strani perché si truccano».
E in più, vivere in provincia, non deve essere semplice per chi si veste come lei. «Non è per niente facile. Spesso mi sento urlare dietro espressioni del tipo sei ridicola, datti fuoco. Ma il problema non è mio, piuttosto è di queste zone di provincia dove non si accettano le diversità culturali. Io resto tranquilla, tanto lo so che un giorno andrò negli Usa».

lunedì 16 maggio 2011

Potere decisionale: PSS (HSP) percezione sensoriale superiore (con video)

http://www.youtube.com/watch?v=Afm9AW7-5TY&NR=1

QUESTO É UN VIDEO PARTICOLARE
trascrivo un po del contenuto perché su internet in italiano non c'e' letteratura in proposito!!!!
inverosimile

PSS (HSP in inglese) PERCEZIONE SENSORIALE SUPERIORE e’ un meccanismo del cervello che ci permette di creare tutto quello che desideriamo mentre siamo in grado di fare questa scelta.
E se possiamo potenziare i nostri sensi e percezioni, possiamo prendere decisioni di cui essere orgogliosi, possiamo sentire piu sicurezza. E naturalmente questo porta a proiettare piu pace e armonia.
Il Dr. Lee voleva davvero constatare la sua teoria, che con un po di allenamento, tutti i bambini possono sviluppare il proprio potenziale PSS (hsp potenzial).
Con un gruppo iniziale di bambini, si dimostro’ che prima dell’allenamento non avevano nessuna abilita’ straoridinaria, visto che non lo avevano ancora mai utilizzato, ma con un po di allenamento svilupparono risultati molto impressionanti.
Alcuni degli esami e della formazione PSS a cui gli studenti hanno avuto l’opportunita’ di partecipare, incluso farsi bendare gli occhi e imparare a riconoscere forme, colori e parole non vedendo (!!), altri studenti hanno avuto la capicita’ di piegare cucchiai e attirarli a loro, solo usando il potere della mente.
Inizialmente questi studenti non potevano svolgere queste azioni, ma durante l’allenamento, in cui erano messi in condizione di divertirsi, di ridere, in una situazione gioiosa, gli studenti sviluppano un senso ed uno spirito del “POSSO FARLO”, ed alla fine:
-       Oltre il 25% degli studenti a cui vengono coperti gli occhi disegnano figure (che non possono vedere!!) o riconoscono il colore
-       Il 33% ha successo piegando i cucchiai
Piu’ tardi fu sviluppato un altro tipo di formazione ad Ashland, Oregon, Stati Uniti, che aiutó a confermare questi risultati. Venne costituito un gruppo di 44 bambini Americani che all’inizio non avevano abilita’ speciali, o idee, eppure furono capaci di  fare cose impressionanti usando il cervello e la CAPACITA’ DECISIONALE.
INTERVISTA A JEFFRY STAR, bambino indaco che si autodefinisce “pacemaker”
Ed altre testimonianze di indaco.

I bambini indaco, secondo "Voyager” e il 2010, con link video

Rai Due, 21 settembre 2009
(nda: non è vero ma ci credo!)
Secondo Voyager, i "bambini indaco" sarebbero "una nuova razza nata in previsione" (indovinate un po'...) del 2012! Sarebbero comparsi a partire dagli anni '60 e sarebbero dotati di particolari poteri psichici. E avrebbero "un compito comune da portare avanti".
Perché "indaco"? Il discorso si lega a quello dell'aura. L'aura sarebbe percepibile solo da chi ha una particolare sensibilità.
La "ricercatrice spirituale" Anja De Jongh dice che l'aura può restare uguale nel tempo oppure cambiare.
A un certo punto, Anne Tappe avrebbe visto un'aura indaco. Di aure ne aveva viste di tutti i colori, ma mai indaco, e così restò stupefatta per la comparsa di questa grande novità.
I primi bambini con aura indaco, in breve i "bambini indaco", sarebbero comparsi a partire dagli anni '60. Secondo Voyager, ancora negli anni '70 il fenomeno era limitato, ma poi sarebbe cresciuto di proporzioni.
Voyager chiede il parere di Giuseppe Novelli, docente di genetica all'università di Roma / Tor Vergata. Novelli, ovviamente, risponde che i "bambini indaco" non esistono come tali.
(nda) Nella biologia e’ possibile di tutto.. il nostro genoma e’ cosi’ complesso, e ci sono ancora talmente tante parti dette “non codificanti” che potrebbero essersi attivate per un salto evolutivo, o per dei cambiamenti del campo energetico terrestre. Non sto dicendo cazzate. Sono una biologa, so quello che sto scrivendo. Il DNA e’ una molecola dinamica, che cambia conformazione a seconda dello stato energetico che ha attorno, o ambiente (acido o basico) per capirci! Cariche + e cariche - !
 elettricita’+potenza+forza-> energia  
Antonie Lavoisier: “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”

Paola Giovetti dice che hanno fatto un "salto evolutivo" : gli indaco hanno conoscenze superiori a quelle dei genitori.

"Secondo alcuni" i bambini indaco sarebbero la prima fase di un processo che porterà a bambini sempre più evoluti, come i "bambini di cristallo", che saranno dotati di poteri telepatici, e poi i "bambini delle stelle", intelligentissimi e capaci di "comprendere l'energia". Questi bambini evoluti avrebbero un maggior numero di parti attive del dna rispetto a quelli normali e potranno aprire varchi con altre dimensioni, vedere altri mondi, ricordare vite precedenti e anche il passato dell'umanità.

 Voyager  dice che la teoria dei bambini indaco può piacere perché è più facile vedere nei comportamenti "strani" del proprio bambino il segno di caratteristiche speciali che non un problema da affrontare.
Io dico... è molto piu’ difficile comprendere l’esistenza di una nuova specie umana, ed aiutarli a sviluppare le loro qualita’, anzicche’ cercare scuse x non accettare l’effettiva esistenza di esseri piu’ evoluti di voi. Potrei sfociare in tanti aggettivi e commenti, ma evitiamo!

http://www.youtube.com/watch?v=KuHkfIefl14

http://www.youtube.com/watch?v=3mvEQNHCgYU&feature=related